“Indicazioni utili che metteremo a disposizione del Governo, che dovrà valutare l’opportunità dell’investimento nell’infrastruttura e degli operatori che eserciscono la linea a mercato”: l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, ha definito in questo modo lo studio per lo sviluppo del sistema di trasporto pubblico sull’asse Torino-Milano presentato il 21 febbraio ai sindaci e ai rappresentanti delle Province interessate.
“Per quanto riguarda le nostre competenze – ha aggiunto Balocco – continueremo a perseguire il potenziamento del servizio regionale e della riapertura delle linee sospese, nonostante i tagli ipotizzati dal Governo, sia sugli investimenti sia sul Fondo nazionale Trasporti, e a condurre, con questo tavolo, gli approfondimenti necessari”.
Cosa dice il documento
Richiesto dalla Regione Piemonte in rappresentanza dei Comuni del Chivassese, Balocco, Santhià, Carisio e Novara e realizzato da Fondazione Links (ente di ricerca attivo nel campo dell’innovazione territoriale) e da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), dopo una preliminare selezione di 5 scenari, fra i molteplici presentati, ha affrontato l’individuazione dell’intervento ritenuto più sostenibile per l’inserimento di una o più fermate sulla linea ad alta velocità tra i due capoluoghi e la riorganizzazione dei servizi regionali.
Le risultanze dello studio rappresentano uno strumento di supporto alla scelta di proposte, che dovranno essere poi comunque sottoposte al consueto iter decisionale, autorizzativo e di finanziamento da parte degli enti preposti.
Per quanto riguarda la costruzione di nuove infrastrutture, è stata analizzata la possibilità di realizzare nuove stazioni per l’alta velocità a Chivasso, Novara e Santhià, prevedendo anche un’ulteriore ipotesi con la doppia stazione nei primi due Comuni. E’ stato anche considerato un potenziamento dei servizi regionali, da attuare per fasi e a seguito di puntuali verifiche d’orario, che comprende anche la riattivazione di linee oggi sospese all’esercizio. Quest’ultima ipotesi è stata elaborata da Links sulla base delle analisi trasportistiche effettuate e porterebbe a regime all’ottimizzazione del trasporto ferroviario nell’intera Regione.
Per il confronto delle alternative è stata adottata l’analisi multi-criteria, che valuta la “preferibilità” tra le soluzioni analizzate in base a diversi indicatori e al loro peso sulla valutazione complessiva. Dall’applicazione di questa metodologia risulta, anche ad un’analisi di sensitività, stabilmente preferibile l’alternativa di riorganizzazione dei servizi, mentre le quattro alternative di sviluppo infrastrutturali comprensive della realizzazione di una o più fermate risultano tra loro comparabili.
Lo studio è stato finanziato da Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Cariplo, Fondazione BPN, Camera di Commercio di Novara.
Il dibattito che ha seguito la presentazione ha riscontrato la necessità di proseguire l’analisi e gli spunti forniti dallo studio, considerato da tutti un punto di partenza, integrandolo con le valutazioni di carattere politico che sono state espresse dagli intervenuti.
Ti potrebbe interessare: